La Rocca di Carmignano: il nostro simbolo
La storia del bastione della Rocca inizia nel 1125 quando i pistoiesi continuamente in lotta con i fiorentini riuscirono a conquistarla. Da lì fino al 1138 la Rocca fu così fortificata al fine di scoraggiare i rivali fiorentini da ogni velleità di riconquista. Nel 1325 ci fu il cambio di rotta: Pistoia cadde sotto la tirannia di Filippo Tedici, e i carmignanesi decisero di assoggettarsi allora alla signoria di Firenze. A parte un tentativo di conquista da parte di Castruccio Castracani, signore ghibellino di Lucca, dal 1343 il comune di Carmignano rimase a far parte della Repubblica di Firenze per sempre, garandento così un lungo periodo di pace e stabilità.
Nel 1719 fu installato sulla torre un orologio a rintocchi, poichè in quell'epoca non vi erano altri orologi in paese e da lì si era sicuri che fosse ben visibile da tutti. In questo modo si corresse anche l'uso indiscriminato della campana, che veniva suonata per qualsiasi motivo o ricorrenza. Si legge infatti in un documento: "primieramente ogni giorno alle ore ventitrè; da Ognissanti a tutto il Carnevale alle tre ore di notte. Il Giovedì Santo al Gloria ed il Sabato Santo. Le tre feste di Pasqua, e di Maggio all'esposizione del SS.mo e deposizione del medesimo in Pieve e a S. Francesco. La vigilia dell'apparizione di San Michele Arcangelo e la mattina dell'elevazione..." |
Il resto è storia recente: nei primi del '900 passò ai fratelli Pretoni, poi dal 1933 ne divenne proprietario il commendtore Umberto Bigagli e dal 1990 ad oggi fa parte del Comune di Carmignano. Adesso è visitabile da tutti ed utilizzata come sede per esposizioni d'arte e suggestive manifestazioni.
Nelle giornate di bel tempo sgombre da foschia, si può ammirare in tutta la sua bellezza l'intera piana di Firenze, Prato e Pistoia. E' facile comprendere perchè tanti popoli e condottieri hanno cercato di conquistarla: di fatto costituiva una sorta di sentinella verso le popolazioni limitrofe. Nel corso degli anni poi è diventato anche un pò il simbolo dell'intero paese: sopratutto la sua torre campanaria, da noi carmignanesi detta "il Campano", il cui suono dei suoi rintocchi riecheggia ogni ora per la piana del Montalbano.
Nelle giornate di bel tempo sgombre da foschia, si può ammirare in tutta la sua bellezza l'intera piana di Firenze, Prato e Pistoia. E' facile comprendere perchè tanti popoli e condottieri hanno cercato di conquistarla: di fatto costituiva una sorta di sentinella verso le popolazioni limitrofe. Nel corso degli anni poi è diventato anche un pò il simbolo dell'intero paese: sopratutto la sua torre campanaria, da noi carmignanesi detta "il Campano", il cui suono dei suoi rintocchi riecheggia ogni ora per la piana del Montalbano.
La Rocca medievale, conosciuta in paese con il nome di "Castello" , è costituita da un imponente muro in pietra e più esterna un'interessante struttura di avvistamento (la Culla) sorta di camminamento rialzato che si propende da un lato all'altro del bastione. Sempre lungo la cerchia muraria si trovano alcune stanze, un tempo celle dei prigionieri o semplici magazzini, oggi ristrutturate e molto belle da visitare.