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1997


Quando canta i' chiù

In questa sfilata abbiamo voluto rappresentare paure e superstizioni, ma anche detti e motti popolari carmiganesi.

Se la luna la punta i' Campano

usci chiusi e orecchi in mano.

Alla Pozzina la vecchia donnina,

giù pe' Renacci l'uomo dai lunghi bracci,

a i' Muronovo lumini rossi ni' rovo.

La paura l'è lì che t'aspetta

Carmignanese dattela a gambe in tutta fretta. 

La sfilata si apre con la superstizione, tradizionalmente, vestita di viola che appare col calare della notte. 
La particolarità di questa sfilata era data dal fatto che a raccontarla era un gatto nero, che la notte si aggira sui tetti carmignanesi. Solo lui poteva conoscere gli strani fatti che avvenivano a Carmignano; noi li abbiamo voluti raccontare a tutti.

Se i' mi' gatto potesse parlare

chissà quante n'avrebbe da raccontare

lo farebbe senza veto

allora gl'è meglio che gli stii zitto e cheto.

   In conclusione però, allo spuntar del sole,  al primo cantar del gallo, la vita, quasi in punta di piedi riprende il suo consueto cammino. Nell'aria però, si avverte un profumo nuovo e genuino, una fragranza inebriante che avvolge tutti i carmignanesi. E loro, nella quotidiana semplicità attenderanno, con malcelata impazienza, un'altra notte in cui tornerà a cantare il chiù.


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